venerdì 19 ottobre 2012


La “Slow” Food Valley vista dalla condotta di PR

Il luogo dove si “parla” con il cibo, chiedendogli da dove arriva, chi lo ha coltivato, allevato o pescato, ed in che modo, quanti rifiuti ha prodotto e quanta acqua ha sprecato e CO2 emesso.

Il luogo dove “il cibo” è al centro e dove la cooperazione, fra chi lo produce e chi si alimenta con esso, ha come obiettivo la sostenibilità a lungo termine, nel rispetto e nel ripristino degli equilibri biologici e degli ecosistemi.

Il contadino della “Slow” Food Valley oltre a produrre “Il Cibo” svolge alcuni servizi fondamentali per la comunità e l'ambiente. Fare agricoltura significa curare e preservare il territorio, ripristinare e mantenere i suoli fertili, gestire le acque, salvaguardare la biodiversità, tramandare i saperi e le tradizioni. Un sistema di incentivazione intelligente associato al risparmio ottenuto con la prevenzione territoriale, rispetto ai costi delle emergenze, serve a remunerare questi servizi che non possono essere chiaramente retribuiti dal cibo.

Il contadino della “Slow” Food Valley è libero di scambiare e coltivare le sementi patrimonio della biodiversità, che insieme all'acqua ed alla qualità dell'aria sono parte fondamentale dei diritti primari. Gli ogm, non potendo coesistere con le varietà autoctone, ledono questo diritto.

Le aziende agricole della “Slow” Food Valley sono autosufficienti dal punto di vista energetico, con il fotovoltaico sui tetti, con il solare termico, con il mini eolico. Se l'azienda ha una stalla di dimensioni adeguate è dotata del proprio impianto di biogas che ne utilizza (solo) le proprie deiezioni, e successivamente separa, tratta, depura il digestato per ridurre il carico di azoto sui terreni. Se la stalla è troppo piccola, sarà parte della comunità “produttori di letame” che con l'arte di fare il cumulo valorizza questa importante fonte di fertilizzante per i terreni.

La comunità della “Slow” Food Valley mantiene la sua sovranità alimentare e riconosce il giusto prezzo al cibo considerandolo un alimento e non un prodotto di consumo. Contribuisce alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità alimentandosi con poca e buona carne delle nostre razze autoctone allevate in modo sostenibile, ed utilizzando tante varietà di prodotti locali, di stagione, poco raffinati, prodotti a basso impatto ambientale.

I consumatori della “Slow” Food Valley sanno che ogni acquisto è un atto politico oltre che agricolo.

Le industrie della “Slow” Food valley investono in processi industriali che alleggeriscono il carico inquinante, in rispetto alla direttiva Europea 92/62/CE (attuata con il Dlgs351/1999) dove all'articolo 1 stabilisce: “mantenere la qualità dell'aria, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi”.

Le università, le aziende agricole, le industrie, i consorzi di tutela dei prodotti tipici, le associazioni, le istituzioni, i cittadini della “Slow” Food Valley lavorano in rete per la strategia “Rifiuti Zero”. In rispetto non solo delle recenti normative Europee, ma soprattutto delle “recenti” e “prossime” generazioni. Ed in rispetto dei numerosi posti di lavoro della filiera del Riciclo e del Recupero dei Materiali.

I costruttori della “Slow Food Valley non consumano territorio ma ristrutturano e/o ricostruiscono con l'obiettivo primario del risparmio energetico e della prevenzione antisismica.

Nella “Slow” Food Valley si parla di DAC, il marchio regionale di Denominazione d'Ambiente Controllata. E si pensa all'ambiente, al territorio, al paesaggio come parte del tutto, che in biologia si definisce Biosfera ed al centro del quale produciamo il “nostro” cibo Buono Pulito e Giusto.

Nella “Slow” Food Valley il turismo enogastronomico, storico ed ambientale, è una fonte di reddito importante e valorizzato e contribuisce a diffondere il “Diritto al Piacere”.

Nella “Slow” Food Valley i boschi fanno ombra ed ospitano biodiversità, e la certificazione della CO2 trattenuta compensa altre emissioni che la tecnologica non consente ancora di ridurre.

La “Slow” Food Valley è parte di Terra Madre ed ha bisogno di tutti NOI

giovedì 18 ottobre 2012


Domenica 21 ottobre ricca di motivazioni per recarsi al Mercato della Terra a Colorno :

Saranno presenti i “nostri” produttori Slow selezionati da un rigido disciplinare dove rispetto per l'ambiente, il benessere animale e le buone pratiche agricole sono osservate con scrupolo. Le aziende virtuose esporranno i propri prodotti e parleranno di come sono coltivati ed allevati fornendo consigli per degustare e cucinare al meglio ciò che si è acquistato.

Si potrà comprare Miele Biologico, Salume di maiale nero di Parma, Formaggi di capra, pecora, mucca biologici, Uova dal guscio bianco di Livornese, Pane con pasta madre e biscotti, Mele e Pere antiche, Verdura e Ortaggi biologici, Funghi Noci e Castagne di Bardi, Torte e Tortelli di zucca, Vini biologici e per la parte artistica Ceramiche Raku. Ospite dal MdT di Sarzana il Testarolo della Lunigiana.

Ospite prezioso l'associazione “Libera” sezione di Parma che illustrerà le finalità di cui si occupa sia a livello nazionale che sul territorio della provincia. Oltre ai prodotti ricavati dalle terre confiscate alle mafie i volontari apporteranno le testimonianze dei giovani che ogni giorno contribuiscono con determinazione e coraggio a contrastare la criminalità organizzata. Un incontro ed una presenza quanto mai appropriata dopo il recente episodio della busta recapitata al Sindaco ed alla Polizia municipale di Colorno.

La condotta di Parma presenterà il programma di Slow Food ER al salone del gusto che inizierà giovedì 25 ottobre.

Un'opportunità per regolarizzare le tessere socio per accedere alla scontistica prevista per il salone di Torino.

Vi aspettiamo e aggiungiamo un link ad una bella storia Territori al bivio di Roberto Burdese.

lunedì 15 ottobre 2012

16 ottobre 2012 giornata mondiale dell'alimentazione
Per ricordare che con l'attuale modello agricolo al mondo ci sono :
 
850 / 950 milioni di individui che soffrono di gravi carenze nutritive.
1 / 1,4 miliardi di individui che soffrono di gravi patologie dovute ad eccesso di alimentazione.
1/3 del cibo prodotto viene sprecato/gettato (media annua in Italia 149Kg pro capite).
 
Le nostre "piccole" scelte individuali possono apportare il loro "piccolo" contributo...
 
il modo in cui mangiamo
determina in misura considerevole
il modo in cui si usa il mondo
il poeta contadino Wendell Berry
 

giovedì 4 ottobre 2012

Domenica 07 ottobre
una intera giornata con il
Cibo Buono Pulito e Giusto
che preserva la biodiversità
... L'impegno nel trasmettere alle nuove generazioni il sapore e l'arte della preparazione di questa tradizionale ricetta si affianca alla volontà di favorire iniziative in campo agricolo per la coltivazione locale degli ingredienti che stanno alla base del Tortél Dóls: cocomeri da mostarda, mele cotogne e pere nobili.

 
Insieme alla Comunità del Cibo del Tortel Dols, che porteremo al Salone del Gusto,
edizione speciale del Mercato della Terra
I produttori del Mercato della Terra e la Condotta Slow Food di PR partecipano alle

domenica 30 settembre 2012


PANE CHE PASSIONE
la lenta, pacifica, piacevole Rivoluzione inizia dal pane


sabato 15 settembre 2012

 
APPUNTAMENTO CON IL MERCATO DELLA TERRA DI SLOW FOOD DAVANTI ALLA REGGIA DI COLORNO DOMENICA 16 SETTEMBRE DALLE 9 ALLE 14.

SARANNO PRESENTI PRODUTTORI DI MIELE BIOLOGICO, PARMIGIANO REGGIANO DELLE VACCHE ROSSE, FORMAGGI DI CAPRA BIO, FORMAGGI DI LATTE VACCINO BIO, FRUTTA E VERDURE, SALUMI DI SUINO NERO DI PARMA, PANE FOCACCIE E BISCOTTI CON LIEVITO MADRE, VINO BIOLOGICO, MANUFATTI CON LANA DI PECORA CORNIGLIESE.

SOTTO I PORTICI DEL COMUNE SI SVOLGERA' LA FESTA DELL'ANPI, PER RICORDARE I PARTIGIANI.
 
VI ASPETTIAMO PER FARE ACQUISTI GENUINI DI PRODOTTI DEL TERRITORIO E PER FARE DUE CHIACCHERE PRESSO IL BANCHETTO DI SLOW FOOD.