Parma
01/07/2015
Slow
Food Parma aderisce alla manifestazione “Nessun Dorma” contro la
richiesta di ampliamento dell'inceneritore di Parma, per ribadire la
sua posizione contraria all'incenerimento dei rifiuti.
I
nostri volontari stanno preparando le osservazioni da depositare
nelle modalità e termini di legge previsti, le quali non entreranno
in specifici dettagli tecnici ma verteranno sulle "opportunità"
e "peculiarità" del nostro territorio nonché sulle
conclusioni dello studio Moniter commissionato dalla Regione Emilia
Romagna, al quale abbiamo assistito alla sua presentazione nel
dicembre 2011 a Bologna.
Conclusioni
che parlavano di "precauzione"
e di "politiche di gestione dei
rifiuti che non creino ulteriore domanda di incenerimento"
con l'intervento del rappresentante dell'Oms, che parlando del
principio di precauzione chiedeva che venissero presi in
considerazione dai futuri studi gli effetti delle nanopolveri e
consigliava di non realizzare nuovi inceneritori in Regione.
Si
diffonde sempre di più la presa di coscienza e l'urgenza di dover
intervenire per modificare un modello di consumo che sta dimostrando
sempre più i propri limiti, non "solo" sull'ambiente e sui
delicati equilibri dell'unico pianeta che abbiamo a disposizione, ma
anche sulle sue capacità di creare benessere diffuso.
La
raccolta differenziata, con tutte le sue (presunte?) difficoltà è
solo il primo passo verso quello che dovrà essere il vero obiettivo
da raggiungere, quello di ridurre drasticamente alla fonte la
produzione e "l'acquisto" di rifiuti. E non sarà altro che
un tassello di quanto dovremo fare per ridurre la nostra impronta
ecologica consentendoci così di contrastare e mitigare i Cambiamenti
Climatici.
Cambiare
le proprie piccole e quotidiane abitudini può sembrare inizialmente
difficile, ma può essere d'aiuto provare ad anteporre il Noi all'Io,
fare una bella passeggiata a piedi nudi sull'erba, ristabilire il
contatto con la Terra Madre e volgere lo sguardo al futuro.
Basta
poco per rendersi conto che solo con la Bioeconomia abbiamo una
possibilità per mantenere e migliorare il proprio benessere,
diffondendolo e condividendolo.
Ampliare
e saturare le capacità di incenerimento, come previsto dallo sblocca
Italia, risponde a legittimi obiettivi aziendali e tenta di
rilanciare “questa” economia di cui anche il Santo Padre si è
recentemente occupato, ma a nostro avviso non rispetta e valorizza le
peculiarità e opportunità del territorio. Nemmeno se l'aumento
delle emissioni previste in seguito all'ampliamento manterrà
comunque i valori entro i limiti di legge consentiti (e ci
mancherebbe!).
Il manifesto Slow Food Valley che
promuoviamo ogni prima domenica del mese in Cittadella (da maggio a
ottobre in concomitanza con l'Expo) e gli approfondimenti dei lunedì
sera alla sala civica Bizzozero, vanno in tutt'altra direzione.
Il
manifesto è scaricabile dal sito http://www.slowfoodvalley.com/
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